PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – La cultura patrimonio dell’umanità ferita

Pubblicato in Attualità, News

11 Apr 22 PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – La cultura patrimonio dell’umanità ferita

Anche se non finanziato direttamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il “Fondo in favore dei Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità”, istituito dal Ministro del Turismo, rientra in quell’alveo di misure di intervento connesse all’emergenza da COVID-19 a favore dello sviluppo e dell’economia locali.

Il Fondo rappresenta infatti l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 7 del “Decreto Sostegni-bis” (DL 25 maggio 2021 n. 73 convertito con modifiche dalla legge 23 luglio 2021 n. 106) con l’obiettivo di sostenere la ripresa del settore turistico particolarmente colpito dalla crisi generata dalla pandemia nei Comuni caratterizzati da spiccata vocazione turistico-culturale.

Ed è particolarmente simbolica la coincidenza del varo di questo strumento con il periodo drammatico che stiamo vivendo a causa degli eventi bellici in corso in Ucraina. Di fronte alla ferita profonda e dolorosa che l’invasione russa sta provocando al nostro patrimonio di valori umanitari, in primis a quelli essenziali come la vita stessa ma non solo, se pensiamo alla commozione suscitata dalla distruzione del teatro di Mariupol, anche un segnale come quello dato dal sostegno al patrimonio culturale Unesco delle nostre città, diventa fondamentale per rammentarci quale sia il contributo che la cultura offre alla definizione della nostra umanità e quanto sia essenziale difendere, assieme ad essa, i valori della nostra civiltà europea.

L’istituzione del suddetto Fondo risponde prioritariamente all’obiettivo di rilanciare il settore turistico italiano supportando lo sviluppo di progettualità finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale nelle città nelle quali la presenza di siti iscritti nella lista del patrimonio UNESCO rappresenta un fattore determinante di attrattività e competitività turistica. Per dare al Fondo concreta attuazione il 4 marzo scorso il Ministero del Turismo ha pubblicato un Avviso per il finanziamento di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO. Si tratta di poco meno di 300 località i cui territori hanno la fortuna di insistere su uno dei 53 siti italiani considerati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Ossia quanto di più grande e straordinario il nostro Paese (non a caso al primo posto al mondo) è stato in grado, con il suo paesaggio, la sua storia e la sua arte, di offrire alla crescita della nostra specie: dai centri storici mozzafiato di Firenze, Napoli o Urbino, ai portici di Bologna, dalla Palermo arabo-normanna alle Ville palladiane, dalle Dolomiti al Parco dell’Etna, dalla laguna di Venezia alla Valle dei Templi, dalla Basilica di San Francesco d’Assisi ai Sassi di Matera, dalle Colline del Prosecco al Parco del Cilento. Senza dimenticare, naturalmente, il capolavoro assoluto rappresentato dal centro storico di Roma e dai beni della Santa Sede. Dall’estremo nord-est all’estremo sud-ovest è tutto un tripudio di spettacoli della natura, della pittura, dell’architettura, della letteratura, che hanno segnato il destino del nostro Paese donando a quello dell’umanità un diverso e più ricco percorso evolutivo.

Ai circa 270 Comuni che fanno parte di questo patrimonio ed alle 13 città “creative” dell’UNESCO, ossia a quelle realtà del nostro Paese che hanno contribuito ad accrescere il patrimonio dell’umanità con la loro creatività gastronomica (come Alba), musicale (come Pesaro), letteraria (come Milano) o artigianale (come Biella, Carrara o Fabriano) l’Avviso destina circa 90 milioni di euro, di cui 10 alla sola città di Roma, per la realizzazione di iniziative volte ad implementare:

  • strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale;
  • itinerari turistici;
  • progetti di marketing turistico;
  • nonché opere di tipo edilizio, strutturale o impiantistico e allestimenti purché congiuntamente ai precedenti e funzionali all’incremento della fruizione e dell’attrattività turistica.

L’idea di fondo che ha ispirato il Ministero è che le proposte progettuali finanziabili risultino integrate in un complesso organico e coerente finalizzato al conseguimento di un obiettivo unitario e chiaramente identificabile (ad es. portale turistico per la realizzazione di campagne di marketing turistico, realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici, visite guidate, realizzazione di nuovi prodotti turistici vendibili; recupero e adeguamento funzionale e strutturale di immobili da destinare a spazi espositivi per la realizzazione di attività e servizi turistici) e quindi possano prevedere una combinazione delle suddette tipologie di interventi ammissibili.

Una cosa interessante, ed opportuna, stabilita dall’Avviso è che le proposte progettuali debbano prevedere obbligatoriamente la predisposizione di un piano di comunicazione, nonché la realizzazione di uno o più strumenti digitali di promozione e valorizzazione degli interventi finanziati. Questo in perfetta sintonia con le tendenze del mercato turistico e le priorità del PNRR.

Ma la vera sfida dell’Avviso è un’altra e consiste nella aver obbligato i Comuni che fanno riferimento ad un medesimo sito UNESCO a presentare domanda di finanziamento esclusivamente in forma aggregata attraverso cioè la candidatura di un progetto di valorizzazione unitario del sito stesso. Approccio notoriamente difficile per l’attitudine individualista delle nostre comunità locali che diventa critico per quei siti su cui insistono un numero elevato di Comuni come le Dolomiti, di cui fanno parte ben 80 località, o i paesaggi vitivinicoli del Piemonte che ne comprendono 20.

E forse anche questa è una sfida per far crescere il contributo che il nostro Paese è in grado di dare a un patrimonio per definizione universale.

 

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PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA
Rubrica a cura di Gianfranco De Gregorio

Laureato in Giurisprudenza, è consulente d’impresa e della pubblica amministrazione con 35 anni di esperienza in innovazione, comunicazione e progettazione comunitaria.

 

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