Cosa sono le opere NFT? Una riflessione sul nuovo mercato delle opere d’arte digitali

Pubblicato in Attualità, Dal mondo dei musei, News

09 Mag 22 Cosa sono le opere NFT? Una riflessione sul nuovo mercato delle opere d’arte digitali

Il patrimonio artistico sta cambiando velocemente. Se prima si parlava semplicemente di arte contemporanea, oggi si deve parlare di Cypto Art. Un successo improvviso e straordinario, esploso in modo significativo nell’ultimo anno. Molti artisti si stanno adattando al nuovo fenomeno, fondendo la tradizione con le tecnologie più innovative. Ma è chiaro a tutti cosa significa?

Partiamo dall’acronimo: NFT sta per “non-fungible token, ossia “gettone non fungibile”, non riproducibile. Si tratta di “certificati digitali di unicità” identificabili in modo univoco e che possono valere milioni di dollari. Sono la nuova frontiera della tecnologia blockchain e della proprietà intellettuale online. Andiamo nel dettaglio.

Un NFT può essere qualsiasi opera digitale: una foto, un testo, un video, un’opera d’arte… Tutto è basato sulla tracciabilità del proprietario, del creatore e sulle transazioni i cui dati non possono essere alterati, manipolati o eliminati. Permette di autentificare l’opera d’arte digitale e vendere il file come oggetto unico e autentico. Chi compra un NFT non acquista l’opera in senso stretto. Possiede, di fatto, il certificato dell’autenticità e della proprietà emesso dal creatore dell’opera, dove c’è “scritto” che è stata ceduta. L’opera resta comunque online e quindi accessibile a tutti.

 

Un investimento da cifre stratosferiche

Alcuni di questi certificati sono stati venduti a cifre da oltre sei zeri nel mercato dell’arte. Jack Dorsey, patron di Twitter, ha ceduto il suo primo tweet del 2006 a 2,9 milioni di dollari. Un’opera di Banksy invece è stata data alle fiamme proprio per associarla ad un NFT.

L’evento determinante per il mondo dell’arte è stata un anno fa la sensazionale vendita da Christie’s per 69,3 milioni di dollari del token NFT dell’artista Beeple dal titolo “Everydays: the First 5000 Days”. Si tratta di un collage di 5000 singole opere: disegni e animazioni realizzati quotidianamente dall’artista per 5mila giorni di fila tra il 2007 e il 2021.

Il portale Money.it ha stilato anche una lista delle opere NFT di maggior valore vendute finora.

Ma le opere NFT non sono soltanto in spazi “virtuali”, approdano anche nei musei. È successo  sempre con Beeple. L’artista digitale ha appena fatto il suo debutto al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (Torino), lo scorso 24 aprile. Il suo progetto è raccontato dalla rivista Artribune: “Human One” è una scultura video cinetica (fisica e digitale) con un’animazione dinamica di un simil-astronauta che cammina in un paesaggio in evoluzione. La volontà dell’artista è analizzare proprio l’impatto delle nuove tecnologie sull’esperienza umana.

NFT, mostre e curatori

Quello che ruota intorno alla Crypto Art è un universo con logiche e regole precise spesso distanti da quelle a cui l’arte contemporanea ci ha abituati. Nei prossimi anni assisteremo ad una convergenza sempre più veloce del mondo reale e digitale e quindi di sculture e dipinti con gli NFT.

Quali visioni dovranno avere i curatori per misurarsi con tecnologie in rapida evoluzione? Se lo chiede sempre Artribune, con un’analisi sulla necessità di questa evoluzione professionale per venire incontro alle esigenze degli artisti contemporanei. I curatori hanno oggi la possibilità di reinventarsi, divenendo narratori e traduttori di un linguaggio, spesso, di difficile comprensione per il pubblico.

Il “nuovo” curatore, afferma ad esempio l’artista Giovanni Motta, deve “trovare il modo di unire i due mondi e poi esprimersi”, deve avere “confidenza con gli strumenti digitali che permettono di fare esperienze virtuali”. Il conflitto generazionale ha determinato, anche in questo settore, una diversificazione di visione e di azione tra i curatori con esperienza decennale e i giovani che si approcciano a questo mestiere. Ma abbracciare con entusiasmo la tecnologia e lo sviluppo significa guardare al futuro.

 

Quali prospettive ha aperto il fenomeno NFT?

ItaliaNFT è il nuovo marketplace dedicato alla vendita di NFT del panorama Made in Italy. Seleziona le creazioni degli artisti e dei grandi nomi della storia italiana, rappresentazioni di contemporaneità e avanguardia tecnologica. Ne preserva unicità e originalità, aumentando le loro opportunità di fruizione sia in ambito digitale che fisico. Avvicinarsi al mondo NFT e all’evoluzione tecnologica dell’arte è un passo che molti artisti dovranno pensare per avere maggiori opportunità economiche. Non sarà semplice cambiare il proprio punto di vista e anche quello dei collezionisti, che però oggi sono sempre più giovani.

Il continuo cambiamento nelle opere è dettato da una ricerca costante di comunicare e farsi comprendere da tutti. L’arte digitale rinnova il linguaggio stilistico e tecnico, aumentando gli interlocutori e quindi i potenziali interessati. L’arte del presente è sempre più vicina al pubblico. È per questo che il mercato degli NFT, in grande espansione, suscita l’interesse di numerosi investitori. Conviene stare a vedere come evolverà, i tempi corrono certamente veloci e il fenomeno è già esploso in molti settori, compreso l’arte.

 

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