04 Giu 22 Manifestazioni culturali e sponsorizzazione con schema negoziale
In ambito culturale le sponsorizzazioni e i contratti atipici di sponsorizzazione sono sempre più considerati sistemi alternativi per reperire risorse aggiuntive da inserire a bilancio, al punto che alcuni ritengono, al di là dell’esplicita previsione normativa, che si tratti di operazioni di finanza derivata da annoverare tra le «altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge» (ex articolo 199, Fonti di finanziamento, comma 1, lettera g) del d.lgs. n. 267/2000): più semplicemente si possono inquadrare come un sistema lecito per il migliore raggiungimento dei risultati e perseguire gli obiettivi previsionali attraverso forme innovative di finanziamento, mediante la sottoscrizione di un contratto di sponsorizzazione, dove a fronte dell’acquisizione di risorse o beni l’Amministrazione veicola il marchio (alias, l’immagine) del privato.
Si potrebbe, anche affermare, che la sponsorizzazione di eventi culturali costituisce una pubblicità marcatamente etica, una condivisione di interessi pubblici strumentali a riconoscere un ritorno positivo verso lo sponsor che intraprende e investe nelle attività dell’Amministrazione, associandosi all’immagine pubblica, a quei fini generali che istituzionalmente persegue ogni singola estensione degli apparati della PA, ex art. 97 Cost.: una evidente forma di pubblicizzare indirettamente il proprio nome per recuperare margini di maggior credibilità (e utile d’impresa): un partenariato pubblico – privato con benefici per entrambi i soggetti del rapporto contrattuale.
Dunque, attraverso tale negozio giuridico si realizzano maggiori economie, e si risparmiano risorse da imputare ad altri interventi, dimostrando capacità di efficienza (rapporto tra costi/benefici) ed economicità d’azione proprio in funzione di perseguire un risparmio di spesa, a fronte di un ritorno d’immagine del soggetto che effettua la sponsorizzazione: la causa del contratto di sponsorizzazione si identifica nel cosiddetto “ritorno pubblicitario”, ed implica una valutazione non rigorosa dell’obbligazione del soggetto sponsorizzato, trattandosi di un’obbligazione di mezzi pur tuttavia non trovando una disciplina unitaria a livello codicistico.
Si mettono qui a disposizione informazioni utili per la PA sulle pratiche per contratti di sponsorizzazione con schema negoziale.
SCARICA IL DOCUMENTO > CLICCA QUI
___________________________
IN PRATICA: MODULISTICA PRONTA ALL’USO
Rubrica a cura di Maurizio Lucca.
Segretario Generale di Enti locali, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.