INTERVISTE DAI COMUNI: Federica Romiti, Assessore al turismo e alla cultura di Fossombrone

Pubblicato in Interviste, News

01 Apr 23 INTERVISTE DAI COMUNI: Federica Romiti, Assessore al turismo e alla cultura di Fossombrone

Federica Romiti è Assessore al turismo e alla cultura del Comune di Fossombrone (PU) dal 2021.

Le abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

 

Su quale progetto turistico state lavorando per il Comune di Fossombrone, in particolare rispetto alla gestione delle strutture museali?

Attualmente stiamo lavorando a tre progetti. Prima di tutto il brand turistico “Fossombrone Città Felice“: il progetto parte dalla creazione di un’identità visiva basata sul concetto di bellezza per mostrare come Fossombrone sia un territorio attraente dove vivere o passare del tempo in modo piacevole. Questo progetto è risultato vincitore nel luglio 2022 di un bando regionale, in cui ci siamo classificati al 12° posto, ed è stato ammesso a finanziamento per 10mila euro. L’obiettivo è rendere Fossombrone un polo attrattivo per intercettare i flussi turistici nazionali ed internazionali. Da questo progetto è nata anche l’idea di istituire un itinerario innovativo per unire in maniera lineare le peculiarità del nostro territorio: dagli scavi archeologici nella zona di San Martino si può arrivare con una camminata di un paio d’ore alle Marmitte dei Giganti (il “piccolo canyon” del Metauro), passando all’interno del centro storico di Fossombrone.

Il secondo progetto è “Luci in circolo”, un anello stradale di luci che sarà attivato dal prossimo maggio a fine agosto con video mapping e installazioni artistiche che segneranno una parte del centro storico. Il percorso accompagnerà i visitatori alla scoperta dei nostri tesori, creando in particolare una rete tra i musei. Presenteremo il percorso alla cittadinanza il 13 aprile. Anche questo progetto è stato vincitore di un bando regionale indetto lo scorso dicembre 2022, in cui ci siamo posizionati al 4° posto.

Infine, tramite una convenzione che il Comune ha stretto con la Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, abbiamo affidato agli studenti la promozione della struttura museale della chiesa di San Filippo. Attraverso l’arte e il teatro regaleranno tre giorni di spettacolo all’interno di questo luogo, così da valorizzarlo in modo differente e originale.

 

Parliamo ora di Fossombrone come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

Prima di tutto consiglio di parcheggiare l’auto in piazza delle Corriere e passeggiare lungo corso Garibaldi tra i loggiati, perdendosi nei suggestivi vicoli fino alla parte alta della città, dove è custodito il Museo Archeologico e la Pinacoteca. Continuando si può arrivare anche fino alla Rocca Malatestiana per ammirare Fossombrone dalla sommità.

Secondo suggerimento è fare una bella escursione lungo il fiume Metauro a bordo delle canoe, perchè consente di passare attraversando il canyon e le Marmitte dei Giganti. Percorrendo il fiume Metauro si può passare anche sotto il ponte della Concordia, un punto molto suggestivo della nostra città. È un percorso adatto a tutti, compresi i bambini e le loro famiglie. Ci sono due associazioni che si occupano con passione e competenza di queste attività.

La terza cosa assolutamente da fare a Fossombrone è scegliere una o più delle nostre strutture museali e visitarla: sono delle vere chicche e c’è sempre qualcosa di affascinante da scoprire. Naturalmente da non perdere i nostri ristoranti, testimonianza di tradizioni enogastronomiche consolidate nel tempo che sanno essere espressione dell’identità culturale dei forsempronesi.

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Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. La convenzione istituita con la Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino dimostra un’attenzione alle generazioni future. Avete altri progetti per questo target nel suo Comune?

Il coinvolgimento diretto dei più giovani è un obiettivo che mi sono posta nel mio incarico di assessore comunale ed è intenzione realizzare sicuramente più progetti: i primi fruitori delle strutture museali sono i ragazzi, perchè saranno il nostro futuro. Occorre quindi guardare a loro, facendoli sentire davvero protagonisti. Proprio per questo coinvolgiamo molto spesso le scuole della nostra città, dagli asili all’Istituto Istruzione Superiore “Luigi Donati”, e le stesse famiglie. Sono state attivate in passato anche altre convenzioni, ad esempio con la “Scuola del Libro” di Urbino. Il sindaco di Fossombrone è molto sensibile a questo aspetto nelle scelte amministrative ed è quindi la nostra priorità: puntiamo ad una cultura che sia per tutti.

 

Qual è una delle ultime “mete” culturali che ha visitato? Una mostra, un museo, un borgo, un monumento storico o contemporaneo…

Sono stati di recente ad Ossana in Trentino, dove ho una casa di proprietà. È un territorio che apprezzo particolarmente per i servizi e le attività che offre, pensate in modo attento per i giovani e per le categorie più fragili, e da cui ho preso con piacere spunto anche per alcuni progetti culturali e turistici. Ritengo che la Val di Sole, e il Trentino in generale, siano davvero un modello unico in Italia, da poter quindi adattare alla propria realtà. Quando posso torno ad Ossana, per rilassarmi e allo stesso tempo lasciarmi ispirare per nuove idee.

 

Se dovesse tornare nella città di Fossombrone dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Camminerei lungo i margini del fiume Metauro per fare una bella passeggiata e vedere l’arco del ponte della Concordia che riflette tutto il panorama della città. Starei così in piena tranquillità a pensare. Tra l’altro il ponte si trova nel quartiere dove abito attualmente, per cui rivederlo, se dovessi allontanarmi da Fossombrone per dieci anni, sicuramente mi farebbe ancora più effetto, proprio per il valore affettivo.

 

Foto tratta da ‘Punto Iat Fossombrone’ (pagina Facebook).

 

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