11 Mar 24 Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: un binomio vincente per la comunicazione efficace
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando numerosi settori, inclusa la pubblica amministrazione: il suo impiego offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la comunicazione anche degli enti pubblici e privati.
Nella mia carriera, ho avuto l’opportunità di lavorare anche con enti pubblici e privati, sviluppando strategie di comunicazione digitale e gestendo i social media per promuovere le iniziative istituzionali. Durante questo percorso, e soprattutto nell’ultimo periodo, ho notato come l’IA stia assumendo un ruolo sempre più rilevante nella gestione delle piattaforme social e nell’ottimizzazione delle strategie di comunicazione (ovviamente se usata bene, ma di questo ne parleremo alla fine dell’articolo).
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L’intelligenza artificiale offre molteplici vantaggi per la pubblica amministrazione, per fare qualche esempio:
- Automazione dei compiti ripetitivi – può essere utilizzata per gestire risposte automatiche a domande frequenti sui social media, fornendo informazioni tempestive ai cittadini senza la necessità di un intervento umano diretto.
- Analisi del sentiment – permette di monitorare il tono e l’opinione pubblica sui social media e altre piattaforme online, diventando utile per rilevare eventuali criticità, valutare l’efficacia delle politiche o dei servizi offerti e prendere decisioni informate basate sui feedback dei cittadini.
- Elaborazione del linguaggio naturale – può essere utilizzata per automatizzare la comprensione e la redazione di testi, anche complessi, consentendo alla pubblica amministrazione di gestire grandi volumi di comunicazioni (dai post sui social, ai documenti pubblicati sui siti istituzionali) in modo più efficiente, ottimizzando i tempi e le risorse.
- Analisi dei dati – utilizzata per analizzare grandi quantità di dati provenienti da diverse fonti, come feedback dei cittadini, informazioni demografiche o dati economici, può fornire informazioni preziose, come la scoperta di tendenze, la predizione di comportamenti o la valutazione dell’impatto di determinate scelte da parte dalla Pubblica Amministrazione.
- Rilevamento delle frodi e dell’evasione fiscale – so che questo è sempre un tasto dolente, ma è bene ricordare che l’IA può essere utilizzata per individuare frodi ed evasione fiscale: i programmi di intelligenza artificiale possono analizzare grandi quantitativi di dati finanziari e identificare schemi o comportamenti sospetti, consentendo alle autorità fiscali e agli enti pubblici di agire tempestivamente per preservare l’integrità del sistema fiscale.
- Strumenti di visualizzazione dei dati – è possibile creare grafici, mappe interattive o altre rappresentazioni visive dei dati, rendendo più facile la comprensione delle informazioni complesse e favorendo la trasparenza e la partecipazione dei cittadini.
Spero che questi esempi, solo alcuni tra tanti, siano stati capaci di spiegarvi quanto l’intelligenza artificiale rappresenti una risorsa preziosa per la pubblica amministrazione, specialmente nel contesto della comunicazione: l’automazione di compiti ripetitivi e l’analisi dei dati consentono agli enti di ottimizzare le proprie strategie di comunicazione, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
È importante sottolineare che, nonostante i numerosi vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale, essa non può sostituire completamente il tocco umano!
La comunicazione efficace richiede competenze umane come l’empatia, la comprensione del contesto e la capacità di prendere decisioni basate su valori etici. L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente per migliorare l’efficienza e l’automazione di determinati compiti, liberando tempo ed energie per consentire al personale umano di concentrarsi su attività di valore aggiunto come l’interazione diretta con i cittadini, la risoluzione di problemi complessi e la promozione dell’inclusione sociale: insomma, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA e il coinvolgimento umano, mantenendo sempre al centro il benessere e le esigenze dei cittadini che la Pubblica Amministrazione è chiamata a servire.
Articolo a cura di Giorgia Deiuri