Corre l’obbligo di dedicare la prima Finestra Legislativa che inaugura il nuovo anno a un aggiornamento sulla Legge di Bilancio, approvata in via definitiva il 29 Dicembre 2023 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno successivo (Legge n.213/2023).
Mantenendo il nostro focus sui comparti Cultura e Turismo, segnaliamo il rifinanziamento di due fondi: quello per gli impianti di risalita e quello per la promozione dei percorsi della rete dei “cammini religiosi”. Al primo sono stati assegnati 110 milioni di euro, ripartiti per il triennio 2024 – 2026 in due tranches da 30 milioni e una da 50 milioni, a cui si aggiungono 80 milioni per l’anno 2027; al secondo sono stati destinati 15 milioni di euro ripartiti nel triennio 2024 – 2026 in quote da 5 milioni di euro per ciascun anno.
Merita poi attenzione l’istituzione del Fondo per il Giubileo 2025 destinato, come indica la sua denominazione, a finanziare tutte le attività di pianificazione e realizzazione delle opere funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica che cadranno nel 2025. Ovvero si prevede una dotazione finanziaria per il coordinamento delle attività di intervento della protezione civile funzionali al corretto svolgimento degli eventi celebrativi particolarmente significativi in termini di affluenza e partecipazione del Giubileo 2025 nella città di Roma.
Il fondo avrà una dotazione complessiva di 388 milioni di euro, ripartiti in 75 milioni per l’anno 2024, 305 milioni per l’anno 2025 e 8 milioni per l’anno 2026.
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L’istituzione del fondo per il Giubileo 2025 fa il paio con la misura prevista all’art. 82 del testo base della Manovra, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso ottobre, che stabilisce che “i comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni, nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte”, possano incrementare l’imposta di soggiorno fino a 2 euro per notte a turista.
Ad alcune città d’arte, tra cui Roma e Venezia, è concessa inoltre la facoltà di sforare il limite massimo di 10 euro previsto a legislazione vigente. In altre parole al turista potrà essere applicata una tassa di soggiorno fino a 12 euro a notte. La norma introduce poi un’altra novità rilevante poiché il gettito derivante da questa tassa potrà essere utilizzato dai comuni non solo per interventi a sostegno alle strutture ricettive e per la manutenzione e recupero di beni culturali, ma anche per i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
E infine, rimanendo nel comparto turismo, segnaliamo il ritorno del governo sulla norma relativa alla cedolare secca sugli affitti brevi chiarendo, attraverso un emendamento presentato dai relatori, i termini della norma stabilendo che i proprietari di più unità immobiliari, oggetto di locazioni brevi, avranno la facoltà di individuare un singolo immobile sul quale mantenere l’aliquota al 21% anziché al 26% come per gli ulteriori immobili locati.
Chiudiamo la nostra finestra di gennaio con una notizia su cui torneremo il prossimo mese ovvero l’approvazione del Piano Nazionale Adattamento Cambiamenti Climatici da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Un documento importante, se non fondamentale, per definire le strategie di tutte le azioni necessarie per l’adattamento del nostro Paese ai cambiamenti climatici.
Articolo a cura di M. M.