13 Mag 24 FINESTRA LEGISLATIVA: Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale
Sulla scorta del Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, approvato il 13 Marzo scorso e di cui abbiamo dato conto nella nostra finestra legislativa di Marzo, è stato approvato un disegno di legge di iniziativa governativa nel corso del consiglio dei ministri del 23 Aprile.
Questo disegno di legge, che nella bozza approvata si compone di ventisei articoli di cui una parte in forma di delega, ha lo scopo di “accompagnare il quadro regolatorio” europeo, individuando “criteri regolatori capaci di riequilibrare il rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso”, come si afferma sul sito stesso della presidenza del consiglio dei ministri. Tenendo dunque conto delle opportunità offerte dall’applicazione delle nuove tecnologie in termini di “miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale”, l’obiettivo dichiarato è fornire “soluzioni per la gestione del rischio fondate su una visione antropocentrica”.
I settori a cui le norme si riferiscono sono: sanità e disabilità, lavoro, pubblica amministrazione, attività giudiziaria e cybersicurezza nazionale.
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Il testo prevede poi norme che definiscono la strategia nazionale, le autorità nazionali per l’intelligenza artificiale (conferendo all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) il compito di “garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di intelligenza artificiale”), le azioni di promozione, la tutela del diritto d’autore e le sanzioni penali.
Alle finalità già menzionate si aggiungono altri due obiettivi dichiarati ovvero “adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come l’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in quelli universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali per professionisti e operatori”.
Si tratta di un testo complesso che tocca ambiti fondamentali e il cui iter parlamentare si inserirà nel contesto di un fermento in atto, testimoniato dalle quattordici proposte di legge sulla materia già depositate da inizio legislatura nei due rami del parlamento e da due indagini conoscitive in corso presso la commissione attività produttive della Camera dei deputati e presso la commissione ambiente e lavori pubblici del Senato. Un fermento che a sua volta testimonia la complessità della materia per via delle varie istanze, principalmente di ordine etico ma anche sociale ed economico, che essa impone: il “rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà” (individuali e collettive), la “protezione dei dati personali”, la “non discriminazione” e “parità dei sessi”, il diritto ad un’informazione “libera, plurale, obiettiva, completa e leale”, il rispetto delle regole di “concorrenza nel mercato” e la salvaguardia della “sicurezza” e “cybersicurezza nazionale” (inclusi gli “scopi di difesa delle forze armate e delle forze di polizia”) e ultimo ma non ultimo per importanza il diritto al lavoro.
Istanze che hanno fatto balzare il tema dell’Intelligenza artificiale tra quelli in cima alle agende politiche globali, ad ulteriore testimonianza della sua portata e dell’urgenza che impone ai governi.
A chi volesse approfondire forniamo, di seguito, il link alla presidenza del consiglio dei ministri > https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-78/25501
Articolo a cura di M. M.