FINESTRA LEGISLATIVA: Legge di Bilancio 2025, le proposte parlamentari per la Cultura

Pubblicato in Attualità, News

09 Dic 24 FINESTRA LEGISLATIVA: Legge di Bilancio 2025, le proposte parlamentari per la Cultura

Come anticipato in chiusura della nostra finestra di novembre, questo mese vi proponiamo una panoramica delle proposte presentate in sede parlamentare nel corso dell’esame della Legge di Bilancio 2025. Proposte che dovrebbero iniziare in settimana l’iter di votazione in Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione alla Camera dei Deputati.

Come di consuetudine le proposte di modifica presentate sono numerose e come sempre nel corso dei lavori in commissione si è proceduto con una loro selezione fino a giungere a quelle che saranno poste in votazione. Trattandosi di proposte in materia di cultura si riferiscono sostanzialmente agli articoli 87 e 88 del testo presentato dal governo e sono per la maggior parte proposte che aggiungono misure a quelle già previste.

Un primo gruppo, che ha come argomento il teatro, interviene sull’art. 88 in tre ambiti diversi: il sostegno al teatro urbano e agli artisti di strada; il teatro come attività a scopo terapeutico; i percorsi di teatro negli istituti penitenziari. Nel primo caso si propone un incremento di 20 milioni di euro annuali a partire dal 2025 al Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, con l’obiettivo di sostenere “manifestazioni, rassegne e festival con l’impiego esclusivo degli artisti di strada, quale momento di aggregazione sociale della collettività, di integrazione con il patrimonio architettonico e monumentale e di sviluppo del turismo culturale”. Nel secondo caso si istituisce un fondo di 5 milioni di euro annui a partire dal 2025 presso il Ministero della Salute per sostenere le attività di teatroterapia mentre nel terzo caso il fondo che si chiede di creare è di 2 milioni di euro annui a partire dal 2025 presso il Ministero della Giustizia per promuovere e sostenere le attività teatrali negli istituti penitenziari al fine di favorire “il recupero e al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, per un loro reingresso nella società civile, attraverso la promozione di percorsi formativi e culturali che favoriscano l’acquisizione di nuove competenze nell’ambito dei diversi mestieri del teatro”.

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Sempre in riferimento all’art. 88 troviamo altre due proposte: una in materia di musica e una in materia di danza. La prima mira a introdurre un credito d’imposta per gli organizzatori privati di musica popolare contemporanea. Il credito d’imposta varia dal 15% al 40% dei costi sostenuti per l’organizzazione di concerti ed eventi musicali dal vivo e i criteri e le modalità per il riconoscimento del credito d’imposta saranno stabiliti con decreto ministeriale; la seconda ha invece l’obiettivo di incrementare il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) per gli anni 2025, 2026 e 2027 di 15 milioni di euro allo scopo di sostenere la produzione artistica e culturale della danza. L’incremento è legato principalmente alla costituzione e all’integrazione di corpi di ballo stabili all’interno delle fondazioni lirico-sinfoniche.

Infine segnaliamo due proposte di modifica dell’articolo 87: la prima riguarda il finanziamento per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione, della Repubblica, del voto alle donne e della Costituzione, che prevede l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro all’anno per il 2025, 2026 e 2027 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di finanziare iniziative promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane per le celebrazioni in oggetto; la seconda propone anch’essa l’istituzione di un fondo, definito “Fondo dote famiglia”, di 30 milioni di euro per il 2025 che ha come finalità quella di fornire un contributo annuo di 500 euro per ogni figlio a carico fino a 14 anni, a famiglie con un ISEE inferiore a 35.000 euro (fatte salve le famiglie con “figli minori a carico inseriti in un percorso personalizzato di protezione e sostegno all’uscita da situazioni di violenza.”). Il contributo copre “a) servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari e periodi extrascolastici; b) percorsi di sostegno scolastico o di apprendimento delle lingue straniere; c) servizi culturali; d) servizi turistici; e) percorsi didattici e di educazione artistica e musicale; f) attività sportive”.

Per un approfondimento potete consultare il sito della commissione permanente Bilancio della Camera al seguente link > https://www.camera.it/leg19/1099?shadow_organo_parlamentare=3505

Articolo a cura di M. M.

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