Pubblicato in Interviste, News
06 Feb 23 INTERVISTE FUORI DAL COMUNE: Giuseppe Distefano, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
Giuseppe Distefano, 47 anni, sposato con 3 figli, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dopo aver collaborato durante il percorso di studi a progetti di ricerca per il Laboratorio di Economia Locale dell’Università su progetti di marketing territoriale, ha lavorato al dipartimento Finance di Heinz Italy, multinazionale americana che gestisce marchi dell’industria alimentare (Plasmon, Nipiol, Fattoria Scaldasole, Sperlari, Tonno Mareblu, ecc.) e per Società di revisione e di Consulenza aziendale. È stato Dirigente della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dal 2003 al 2020, dall’ottobre del 2020 è Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza nasce nel 2009 dall’Accordo di Valorizzazione tra il Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Comune di Milano e Comune di Monza; aderiscono al Consorzio, in qualità di Enti non proprietari, Assolombarda e Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi.
Gli abbiamo chiesto la sua visione sulla gestione e i progetti in corso di questo importante luogo di cultura della Lombardia.
La Villa Reale di Monza è un monumento ricco di storia e simbolo dell’Italia. Quale programma di valorizzazione ha portato avanti dopo la sua nomina a Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza?
La Villa Reale di Monza è stata riaperta al pubblico il 29 maggio 2021, dopo un contenzioso con il Concessionario privato che si era aggiudicato, in Partenariato Pubblico-Privato, il restauro e la valorizzazione del Corpo Centrale della Villa Reale, un esperimento non riuscito che, dopo sei anni, ha portato a fine dicembre 2020, da parte del Consorzio, alla risoluzione del Contratto di concessione con la società di scopo Nuova Villa Reale S.p.a., di proprietà della Italiana Costruzioni S.p.a. (Famiglia Navarra). Dopo un primo periodo in cui l’obiettivo era quello di restituire la fruizione del Bene ai visitatori, il Consorzio ha avviato una serie di progetti per incrementare e strutturare l’offerta culturale della Villa Reale, dei Giardini Reali e del Parco.
Dopo il primo semestre dalla riapertura della Villa Reale, a partire dal Natale 2021 il Consorzio ha realizzato un programma dedicato alle famiglie, accompagnato da una importante attività di promozione (advertising, programmi TV tra cui la prima puntata di “MasterChef21” e “Meraviglie, la penisola dei tesori”, programma di successo curato da Alberto Angela) che ha stimolato un flusso straordinario di visitatori nel 2022 (oltre 2.500 visitatori durante i fine settimana).
Da settembre 2022 abbiamo messo a punto un programma di mostre temporanee all’Orangerie e al Terzo Piano Belvedere della Villa Reale: “Antonio Ligabue. L’uomo, l’artista”, “YŌKAI, le Antiche Stampe dei Mostri Giapponesi”, “Keith Haring. Radiant Vision”, “Stregherie: fatti, scandali e verità sulle sovversive della mostra”, “I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia”.
Iniziative dedicate alle famiglie con il programma “The Addams Family, Halloween alla Villa Reale di Monza” hanno fatto registrare la presenza di 13.509 visitatori in soli quattro giorni durante il fine settimana del 1° novembre 2022, un record mai registrato a Monza; inoltre, dall’Immacolata 2022, per tutto il periodo di Natale, fino a domenica 8 gennaio 2023, abbiamo accolto tantissimi visitatori con il programma “All You Need Is Love”, sulle note di “Imagine”, danza, musica, performance, un Poet’s corner, una sala allestita con un grande letto, ricordando John Lennon e Yoko Ono e la loro campagna a favore della pace.
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Valorizzazione della Villa Reale: ci presenta il nuovo Progetto “ReggiaContemporanea”?
Ammetto che le coincidenze fortuite ci hanno aiutato molto: il 5 e 6 dicembre 2022 Regione Lombardia ha ospitato nella Villa Reale di Monza la prima edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome. Da settembre stavamo già lavorando con l’architetto Cristina Mazzantini a un progetto di valorizzazione concepito seguendo l’esempio di Quirinale Contemporaneo; quando la Villa fu scelta come sede del Festival abbiamo accelerato la realizzazione della prima fase di questo progetto, per fare in modo che fosse inaugurato il 6 dicembre dal Presidente della Repubblica, alla presenza di tutte le autorità. Nonostante sia stata presentata solo una preview, il progetto “Reggia Contemporanea” ha riscosso immediatamente grande successo. La preview si apre con l’installazione “La Blancheur” di Chiara Dynys: un omaggio al grande scultore Antonio Canova nel Bicentenario della sua morte. L’opera mostra immagini fotografiche scattate dall’artista nella Gipsoteca di Possagno, composte per creare una cabina del tempo canoviana, omaggio al classicismo sempre vivo e autogenerante. Seguono altre due importanti installazioni. La prima di Emilio Isgrò, padre della cosiddetta pratica artistica della ‘cancellatura’, la seconda di Mario Ceroli. Un’intera stanza è dedicata alle ‘invenzioni’ di Grazia Varisco, un’altra ai lavori di Michele Ciacciofera. Sono presenti anche grandi maestri del passato: Enrico Castellani, Piero Dorazio, Carol Rama e Gastone Novelli. Le sale accolgono anche icone e opere di design, di Gaetano Pesce e Michele de Lucchi, Mario Nanni e Fabio Novembre, Romeo Sozzi e Ferruccio Laviani: non poteva essere altrimenti nella Brianza del Made in Italy.
Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo, oltre che di Mims Contemporaneo, Villa Firenze Contemporanea e Contemporanei a Palazzo Borromeo, sta curando la scelta delle opere e completando l’allestimento del Secondo Piano Nobile e di parte del Primo, per presentare “Reggia Contemporanea” a fine maggio. Voglio sottolineare che questo progetto intende arricchire gli spazi della Villa con le più rilevanti espressioni del genio degli artisti e dei designer italiani, dalla nascita della Repubblica ai nostri giorni. L’obiettivo è rendere il patrimonio culturale dinamico e influenzato dalle stagioni dell’arte, e far sì che la Villa Reale di Monza possa rappresentare un biglietto da visita della creatività e dello stile di vita italiani, noti del mondo.
Ci sono progetti su cui il Consorzio sta lavorando per la valorizzazione complessiva di tutti i suoi spazi?
Regione Lombardia ha promosso un Accordo di programma che ha messo a diposizione 55 milioni di euro per la valorizzazione del Complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza. Il futuro della Villa Reale e del Parco di Monza sarà definito dal Masterplan che il gruppo di professionisti incaricati sta ultimando. Il Masterplan definirà, sulla base di una visione di medio-lungo periodo, le strategie e le azioni per la valorizzazione sostenibile del complesso monumentale sotto il profilo storico-culturale, attraverso la diffusione della conoscenza del patrimonio ai diversi pubblici, ambientale e paesaggistico, attraverso un programma culturale innovativo e di qualità che coniughi mostre, eventi, convegni, performance di rilevanza nazionale, che stimoli lo sport, la salute, il benessere e gli stili di vita. Grazie alla collaborazione con le principali Università della Lombardia saranno realizzate iniziative di Public engagement volte a condividere la formazione e la ricerca accademica, stabilire e rafforzare relazioni di ascolto, confronto e collaborazione con la società civile.
È noto come il Parco e Giardini Reali di Monza siano quasi un unicum in Europa. Anche su questi spazi avete dei progetti?
Certamente. Tra i tanti cito “ScienzaViva, Orti botanici e Giardini di delizia. Antichi saperi e nuove pratiche per la diffusione della cultura scientifica”. Il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, in qualità di Capofila, in Partnership con la Rete degli Orti Botanici della Lombardia e la Rete dei Giardini Storici della Lombardia (ReGiS), si è aggiudicato un importante finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle Iniziative per la Diffusione della Cultura Scientifica. Il Parco possiede oltre 100.000 alberi ad alto fusto provenienti da tutto il mondo, 6.600 essenze fra alberi e arbusti, 400 varietà di rose: un Patrimonio ambientale e naturale sconfinato.
Il progetto permetterà di valorizzare cataloghi botanici storici, trattati sull’arte dei giardini, mappe, collezioni botaniche non viventi, erbari, biografie dei protagonisti che hanno legato il loro nome alla storia dei Giardini e del Parco, rappresentazioni (disegni botanici, dipinti, incisioni, acqueforti, fotografie), collezioni botaniche viventi non ancora valorizzate.
Di recente abbiamo sottoscritto un Accordo con l’Università Milano Bicocca per la realizzazione di uno studio sulla Flora del Parco e dei Giardini e una Convenzione con la Direzione Cultura del Comune di Milano per la realizzazione di iniziative di valorizzazione del Complesso monumentale, Palazzo Reale e del Museo di Storia Naturale di Milano. L’obiettivo è quello di sviluppare un’offerta educativa per scuole, insegnanti e famiglie, sperimentare iniziative di divulgazione scientifica con laboratori, mostre, prodotti editoriali e digitali in cui verranno declinati anche alcuni dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Un’attenzione speciale verrà data agli spazi verdi e ai Giardini come importanti luoghi di salute e di benessere psico-fisico. Sono in via di svolgimento altri progetti finanziati con il PNRR, in collaborazione con le Università lombarde, che riguardano alcune aree specifiche del Parco.
State valutando anche attività per un rilancio a livello internazionale?
Dal 2017 facciamo parte dell’Association des Residences Royales Européennes (ARRE) che raggruppa le istituzioni che gestiscono le più prestigiose Residenze Reali d’Europa. L’obiettivo quello di promuovere e condividere conoscenze ed esperienze nell’ambito delle azioni di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e contribuire allo sviluppo dell’identità culturale europea, oltre che divulgare buone pratiche e nuove attività nelle aree culturali turistiche.
Stiamo avviando, insieme alla Direzione Musei di Milano, la Rete Residenze Reali Italiane, per condividere ricerche e buone pratiche e linee d’azione unitaria su temi comuni a tutti i Beni (Venaria e le Residenze Reali Sabaude, Palazzo Reale Milano, Reggia di Caserta, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Palazzo Reale di Napoli, Fondazione Real Sito di Carditello, ecc.).
È di questi giorni la notizia dell’Accordo di collaborazione triennale con Merano WineFestival e 5-Hats per realizzare da maggio di quest’anno una iniziativa dedicata alle eccellenze enogastronomiche italiane, con prodotti selezionati attraverso i “The WineHunter Awards” che garantiscono la qualità delle aziende. La qualità del vino italiano sarà una grande attrattiva a livello europeo, insieme al Complesso monumentale della Reggia, un binomio perfetto per valorizzare un contesto architettonico e paesaggistico attraverso una manifestazione che promuove un prodotto che ha radici antiche e che unisce, trasversalmente, popoli e civiltà.
Dott. Giuseppe Distefano, ci può indicare una particolarità che non deve sfuggire a chi visita le sale della Villa Reale di Monza?
Difficile scegliere una particolarità specifica. Ciò che è ben visibile a tutti è la grandissima armonia che è sviluppata tra le Sale interne della Villa, i Giardini Reali e il Parco. È un tutt’uno di grande bellezza. Dall’ultimo piano ci si affaccia e si coglie il cannocchiale prospettico del viale che conduce alla Villa Reale da Milano e che guarda verso il Castello di Schönbrunn, la Reggia imperiale di Vienna, due prospettive di grande suggestione.
Com’è di altrettanta bellezza e armonia osservare i Giardini Reali e in lontananza il Parco dai grandi finestroni del Salone delle feste. È come fare un viaggio nel tempo. Si rivivono le atmosfere delle corti che qui si sono susseguite: gli Asburgo, il regno napoleonico e infine casa Savoia, con re Umberto I e la regina Margherita di Savoia.
Intervista a cura di Sara Stangoni
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