Pubblicato in Dal mondo dei musei, News
08 Dic 24 Museo Archeologico di Lamezia Terme: iniziato il primo cantiere della digitalizzazione culturale
Un viaggio lungo l’Italia dei Beni Archeologici e Museali con il comune obiettivo di espandere la fruizione del patrimonio storico-culturale della Penisola e raccoglierlo in un’unica biblioteca digitale. Sono entrati ufficialmente nel vivo i lavori di digitalizzazione del Museo Archeologico Lametino, dove verranno prodotte più di quattromila risorse digitali, a partire dai quasi mille reperti della collezione museale lametina.
L’attività di digitalizzazione rientra tra le azioni strategiche delineate nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), elaborato dalla Digital Library del Ministero della cultura nell’ambito del PNRR, per il Sub-investimento M1C3 1.1.5 – “Digitalizzazione del patrimonio culturale”. Le operazioni di digitalizzazione, affidate al Consorzio Maggioli, sono portate avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli e da Maggioli Cultura e Turismo.
Il Museo Lametino si sta avviando, quindi, verso una trasformazione digitale sostenibile e inclusiva, con l’obiettivo di consolidare la digitalizzazione del patrimonio culturale e rendere i preziosi beni qui conservati maggiormente accessibili, per il pubblico di oggi e per le generazioni future.
Guarda il servizio sul TGR Rai Tre > https://www.facebook.com/watch/?v=970643948230735
__________________________________________________________________________
Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER “Mete non Comuni”.
Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI
__________________________________________________________________________
Le attività di digitalizzazione al Museo Archeologico di Lamezia Terme
Il Museo Archeologico di Lamezia Terme è il primo ad aver avviato i cantieri e il primo a concludere i lavori di digitalizzazione.
Ha spiegato il dott. Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MARC, durante la presentazione ufficiale: «Con questo fondamentale e strategico Piano Nazionale di Digitalizzazione le collezioni dei musei statali della Calabria diventano accessibili a un pubblico notevolmente più ampio rispetto al passato. Tutto il processo consentirà di ripensare in chiave moderna ai nostri allestimenti museali, al modo di comunicare il nostro patrimonio culturale e permetterà anche di fare ricerca scientifica e tutela dei nostri reperti archeologici».
Le operazioni di digitalizzazione, affidate al Consorzio Maggioli, sono portate avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli – e da Maggioli Cultura e Turismo. «Essere parte attiva, dunque partecipi al processo di digitalizzazione del Museo Archeologico di Lamezia Terme rappresenta per noi un impegno che unisce tecnologia e cultura – dichiara Alessandro Carellario, AD del Consorzio Maggioli – Siamo impegnati in una continua ricerca sulle nuove tecnologie, perché crediamo che l’innovazione digitale sia uno strumento di inclusione: non un ostacolo, ma il ponte che rende il patrimonio accessibile a tutti. La digitalizzazione non solo preserva, ma diffonde la conoscenza, democratizza la fruizione della nostra storia e del nostro patrimonio culturale».
Il progetto è quindi partito dal Museo Archeologico di Lamezia Terme. Per questo progetto è stato creato un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dall’archeologo Marco Di Lieto e composto da professionisti di grande esperienza come la restauratrice Aba Muleo, il fotografo Domenico Critelli e l’archeologa Federica Persampieri.
Le attività hanno finora digitalizzato circa 1500 reperti e creato oltre 3500 risorse digitali. Ad essere coinvolti sono tutti i reperti esposti nelle vetrine del museo e gran parte dei reperti conservati nei depositi. In totale, il progetto attivato sulla DRM Calabria prevede la realizzazione di circa 26mila risorse digitali. Grazie alle operazioni in corso è stata realizzata una documentazione fotografica di altissimo dettaglio degli oggetti museali, che potrà essere utilizzata per la ricerca e lo studio, ma anche a fini di fruizione e divulgazione.
Piena soddisfazione è stata espressa anche dalla Direttrice del Museo Archeologico Lametino Arch. Simona Bruni: «Siamo orgogliosi di presentare proprio qui a Lamezia questo progetto di rilevanza nazionale e che avrà un impatto importante per il sistema museale – dichiara la La Direzione Regionale Musei Calabria ha programmato con cura le fasi di preparazione e avvio di questo importante cantiere in atto di svolgimento all’interno della sede del Museo archeologico Lametino che permetterà, attraverso la digitalizzazione della selezione dei reperti facenti parte la collezione museale volta a produrre i dati identificativi essenziali degli oggetti, di ampliare le azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione, permettendone la rintracciabilità e abilitando future attività di ricerca».
Grazie ai Fondi PNRR, che il Ministero della Cultura sta investendo in Calabria, è stato avviato un progetto di rilevanza enorme per il sistema museale calabrese, partito dal Museo di Lamezia Terme e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri musei della DRM Calabria – il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro (RC) e il Museo Archeologico “Capialbi” di Vibo Valentia – e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale dei Musei e dei luoghi della cultura maggiormente accessibile attraverso le nuove tecnologie, per il pubblico di oggi e per le generazioni future.