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26 Gen 18 IL MUSEO DELLA FOLLIA A CURA DI VITTORIO SGARBI
Nel centro antico di Napoli c’è la chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta.
Qui c’è stato il grande successo, durato dal 6 dicembre 2016 al 2 luglio 2017, della mostra di Vittorio Sgarbi “Tesori nascosti” (“nascosti” perché di collezioni private), che efficacemente raccontava, riassumendola in pochi e significativi esempi, la storia dell’arte italiana dal Medio Evo ai nostri giorni.
Ora, fino al 27 maggio 2018, la Pietrasanta accoglie l’ultima fatica di Vittorio Sgarbi; la spericolata mostra de “Il museo della follia. Da Goya a Maradona”, che già il 2 dicembre, giorno della sua presentazione ufficiale, ha ottenuto il successo di una platea affollatissima di giornalisti, collezionisti, gente del ramo e gente comune.
Per la presentazione di questo evento, Sgarbi si è avvalso di personaggi di alto livello culturale:
- Monsignore Vincenzo De Gregorio, Rettore della Pietrasanta
- Nicola Graziano, magistrato
- Anna Maria Minicucci, direttrice dell’ospedale Pausillipon-Santobono, a cui Maradona ha donato il cachet ricevuto per l’utilizzo del suo nome
- Madre Andrea Viliani, direttore del Museo
Vittorio Sgarbi si avvicina ai folli con rispettosa sensibilità, cercando di comprendere il loro disagio e ci parla degli sguardi disperati dei folli dipinti dagli artisti. Essere artisti o essere geniali, in fondo, è essere folli, diversi ed è difficile farsi accettare. Perciò si è spesso borderline.