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12 Feb 24 Pesaro: Mario Logli è il custode della bellezza per PESARO 2024
Palazzo Mosca-Musei Civici ospita fino al 7 aprile 2024 la monografica di Mario Logli (Urbino, 1933 – Pesaro, 2020), artista protagonista della seconda metà del Novecento e dei primi anni del nuovo secolo. “Mario Logli. Custode della bellezza” è il titolo della mostra a cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Mattia Giancarli, che rientra nel palinsesto ufficiale di Pesaro 2024.
A quasi quattro anni dalla sua morte, anche Pesaro – città scelta da Logli per vivere, cui era profondamente legato – omaggia l’artista con un’esposizione che affronta in maniera nuova la sua produzione, indagata per la prima volta alla luce di documenti e opere inediti che consentiranno una nuova lettura della sua poetica e di approfondire il rapporto con il capoluogo adriatico e con il mare, elemento che torna frequentemente nei suoi paesaggi. Grazie a questo materiale e ai dipinti esposti, provenienti dalla collezione della famiglia Logli e dall’importante deposito destinato dal pittore all’ateneo di Urbino, per la prima volta è possibile ritessere il legame non solo con i modelli moderni studiati da Logli – tra gli altri René Magritte, Giorgio De Chirico e Osvaldo Licini – ma anche con gli amici di una vita che, come lui, a lungo hanno raccontato il territorio e le contraddizioni del loro tempo: Paolo Volponi, Carlo Bo e Mario Giacomelli.
“Un grande artista del recente passato, fortemente contemporaneo e in grado di parlare ai giovani – così Daniele Vimini definisce Logli. – Nella Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, Mario Logli è realmente un “custode della bellezza” capace di attraversare i temi cari alla nostra città, come il mare, l’ambiente e le suggestioni surrealiste in cui era chiaro il suo messaggio di tutela del patrimonio artistico nella sua accezione più moderna e ampia. Un artista che ha saputo leggere il nostro territorio, in un legame profondo e quasi anticipando il senso de “La natura della cultura”, punto focale dello straordinario anno che ci aspetta”.
La mostra è promossa dal Comune di Pesaro con il contributo della Regione Marche, in partenariato con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino e l’Accademia Raffaello. L’organizzazione è a cura della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive.
Visita la mostra > https://pesaromusei.it/mario-logli-custode-della-bellezza/
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Mario Logli: in mostra a Pesaro documenti e opere inediti
“Fai in modo che questa città non ti cambi”: queste le parole che Pier Paolo Pasolini rivolse al giovane Mario Logli che, appena trasferitosi a Milano, si trovava a realizzare la copertina di Ragazzi di vita. La casa editrice Garzanti lo aveva appena assunto per illustrare una serie di classici e, nella frenesia della metropoli, poteva essere questo il pericolo per un ragazzo alla ricerca del proprio futuro: smarrire se stesso dimenticando i propri luoghi d’origine e l’identità della loro tradizione. Non per Logli, però, che questa identità seppe tenerla sempre stretta a sé, riproponendola in centinaia di tele destinate a dare forma a quella geografia dell’anima entro cui si ritrovano le proprie radici e le proprie individualità.
Così la figlia Marcella ricorda Logli: “Il ruolo da precursore che gli aveva accordato anche Pasolini per il quale ha elaborato la copertina di uno dei più importanti libri che hanno fatto da spartiacque nella letteratura, la grande raffinatezza lavorando con Frigerio, uno dei più importanti scenografi del ‘900, la visionarietà, anticipando l’attenzione all’ecologia e capendo che il pianeta era malato, nel creare isole fiabesche e surreali che assomigliano oggi alle città dei film di Miyazaki. Mario Logli ha sempre rappresentato nelle opere ma anche nella vita, una realtà raffinata, surreale ma sempre molto radicata nell’attualità”.
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“La mostra di Logli – sottolinea Marcello Smarrelli direttore artistico di Pesaro Musei – ci restituisce un profilo dell’artista attraverso un’attenta selezione di dipinti che attraversano la sua fortunata carriera e raccontano le battaglie da lui combattute, con spirito spesso anticipatore, a partire dal fronte ecologista, fino a quello in difesa di politiche culturali e turistiche sostenibili. Per questo motivo l’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 non poteva trovare ambasciatore più sensibile e affiatato di Mario Logli, la cui pittura non deve farci smettere di riflettere e di sognare”.
“Con la sua pittura, Logli ha saputo custodire le tradizioni e i costumi della sua terra d’origine e, parallelamente, interpretare con personalità ed energia le sfide più complesse della sua contemporaneità, fino a questioni – come quella ecologica e della tutela del patrimonio culturale – da lui affrontate in anticipo rispetto ai tempi. Articolata in tre sezioni, la mostra intende raccontare i temi cui Mario Logli si è dedicato durante tutta la vita e che, attraverso i suoi soggetti così magnetici e oniricamente evocativi, lo hanno reso custode della storia secolare e, insieme, visionario interprete di argomenti di stringente attualità”, questo il commento dei curatori Anna Maria Ambrosini Massari e Mattia Giancarli.
In ‘Custodire la bellezza’ è esposta la più caratteristica tra le produzioni di Logli: le ‘Isole volanti’, città sospese come astronavi o aquiloni che si innalzano nel cielo per distaccarsi da una terra fredda che pare non le comprenda più. In questi paesaggi, nati da suggestioni surrealiste ma ben presto diventati firma di Logli in tutto il mondo, si racconta il messaggio della tutela del patrimonio artistico nella sua accezione più moderna, comprensiva delle consistenze materiali e immateriali. Il tentativo di raffigurare queste geografie dell’anima avvicina Logli ad un altro maestro del nostro tempo: Mario Giacomelli. La seconda parte della sezione racconta per la prima volta il solido rapporto di amicizia e stima tra i due artisti, uniti nel comune obiettivo: custodire la bellezza.