PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – Sostenere la creatività delle imprese, tutelare la cultura

Pubblicato in Attualità, News

06 Giu 22 PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – Sostenere la creatività delle imprese, tutelare la cultura

 

Come successo due mesi fa ci prendiamo la libertà di uscire temporaneamente dal “recinto” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per parlarvi di un sostegno pubblico alla cultura dalle caratteristiche non comuni, in perfetto ossequio allo spirito di questa rubrica. Si tratta di un’opportunità diversa da quelle su cui ci siamo intrattenuti nei numeri precedenti, rivolta al mondo delle imprese, caratterizzata da elementi di novità nell’approccio strategico e nell’impianto agevolativo che meritano la massima attenzione da parte di tutti gli operatori del settore.

Ci riferiamo infatti al Fondo per le piccole e medie imprese creative, previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (articolo 1 commi dal 109 al 116) con una dotazione di 40 milioni di euro, costituito per promuovere nuove forme di imprenditorialità, la collaborazione con altri settori e lo sviluppo delle PMI creative e di quelle operanti nei settori della cultura e dell’arte, della musica e dell’audiovisivo.

La nascita stessa di questo Fondo, gestito dal Ministero della Cultura in tandem con quello dello Sviluppo Economico, rappresenta un elemento di discontinuità col passato, avendo esso il merito storico di riconoscere sul piano formale il valore creativo della piccola impresa, specie di quella tipicamente “made in Italy” e la sua importanza fondamentale nella tutela della continuità e nell’accrescimento dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese. Fare impresa in Italia, non solo in ambito esplicitamente creativo, qual è quello della produzione artistica e audiovisiva, ma anche in tutti quei settori in cui la declinazione del gusto, dell’estetica, dell’originalità, sono una componente essenziale del processo produttivo e della strategia competitiva, è un modo imprescindibile per affermare e accrescere il genius loci che è alla base della nostra cultura. Si pensi a quanto le tradizioni artistiche della pittura e della scultura del nostro Rinascimento hanno influenzato gli artigiani del tessile e del legno, o i piccoli produttori di oggetti in legno e vetro, in ceramica o in marmo, o i gioiellieri che esportano in tutto il mondo. E quanto devono all’esaltante patrimonio della nostra musica e della nostra cultura i produttori di strumenti musicali, gli editori, le agenzie di pubblicità.

A sostenere la nascita e lo sviluppo di queste imprese e, grazie ad esse, valorizzare e tutelare la Cultura italiana è appunto dedicato questo Fondo, le cui agevolazioni sono ai nastri di partenza con sportelli per la presentazione di domande attivi a partire dal corrente mese di giugno. Due le linee d’intervento del Fondo:

  • sostegno alla nascita, sviluppo e consolidamento delle piccole e medie imprese creative;
  • promozione della collaborazione tra piccole e medie imprese creative e soggetti operanti in altri settori.

La prima prevede contributi fino all’80% (suddivisi alla pari tra fondo perduto e mutuo agevolato) a sostegno della realizzazione di programmi di investimento di importo non superiore a 500mila euro, da realizzare entro 24 mesi, volti alla creazione, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese creative. Ossia di imprese costituite da non più di 5 anni al momento della presentazione della domanda di agevolazione ovvero, per le imprese costituite da più di 5 anni, limitatamente all’ampliamento, alla diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o all’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

I programmi di investimento possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati che includono imprese diverse da quelle creative, purché realizzati nell’ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese non creative, qualora l’integrazione consenta di ottenere effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa.

Tra le spese del programma d’investimento ammissibili ad agevolazione, accanto a immobilizzazioni materiali e immateriali, sono comprese anche quelle coperte abitualmente dal capitale circolante (materie prime, servizi ordinarie, godimento di beni, utenze e costo del lavoro).

Interessante ed innovativa la seconda linea d’intervento del Fondo che sostiene finanziariamente le iniziative proposte da imprese operanti in qualunque settore finalizzate all’introduzione di innovazioni di prodotto, servizio e di processo e all’ammodernamento degli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale, attraverso l’acquisizione di servizi specialistici nel settore creativo. In sostanza il Fondo, con un approccio complementare, con la prima linea d’intervento incentiva l’offerta di creatività mentre con la seconda ne sostiene la domanda attraverso un contributo a fondo perduto, fino all’80% del costo del servizio, per un importo massimo pari a 10mila euro.

Di tipo strategico la natura dei servizi richiesti alle imprese creative che il Fondo agevola: design, sviluppo di marketing e del brand, innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.

Per la prima volta, dunque, il nostro Paese investe in modo specifico nella creatività del business come leva di sviluppo economico e culturale. Riconoscendo quello che nei secoli è sempre avvenuto nelle botteghe della manifattura sapiente: un’osmosi quotidiana tra sapere e saper fare grazie al quale il genio artistico italico si trasferisce nei prodotti che tutto il mondo ci invidia (e ci compra) rendendoli ambasciatori della creatività e sostenitori della cultura. Non c’è che dire: quella proposta dal Fondo, che speriamo sia finanziariamente rinforzato, è una bella cura di giovinezza per il mecenatismo del passato che esce dal chiuso dei palazzi e dalle curie per rinascere nei carrelli sempre aperti del marketing digitale.

 

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PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA
Rubrica a cura di Gianfranco De Gregorio

Laureato in Giurisprudenza, è consulente d’impresa e della pubblica amministrazione con 35 anni di esperienza in innovazione, comunicazione e progettazione comunitaria.

 

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