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28 Ago 22 RICCIONE COMPIE 100 ANNI: pubblicazioni e proposte culturali nelle sue belle Ville
1922-2022. La città di Riccione celebra un evento memorabile, i 100 anni dalla nascita come Comune autonomo, sancita il 19 ottobre 1922 con Regio Decreto. Tanti eventi hanno già avuto inizio per prepararsi ai grandi festeggiamenti che avranno luogo dalla data del compleanno. Un palinsesto ricco di iniziative, mostre e spettacoli che fanno e faranno risaltare ancora di più l’identità di Riccione, città giovane e protesa al futuro con una bella storia da raccontare.
La luna e il sole come zeri della cifra 100 caratterizzano il logo ufficiale del Centenario, confermando in un simbolo l’immagine collettiva di una città accogliente di giorno e di notte, dove negli anni si sono costruite relazioni personali e di comunità che ora si preparano a un “incontro al domani”, come suggerito dal claim.
Di certo questa celebrazione è un motivo in più per mettere in agenda una visita all’indiscutibile e intramontabile “regina dell’estate italiana”. Per chi volesse raggiungere questa “meta” già in queste settimane, vi presentiamo le proposte culturali in corso o in programma.
Il riallestimento museale di Villa Franceschi
La storica Villa Franceschi si è vestita a festa dallo scorso maggio con il nuovo allestimento espositivo dedicato alle celebrazioni di Riccione Comune autonomo. Ad accogliere i visitatori è il ‘Portale del tempo’ del designer Marco Morosini, fondatore del marchio Brandina. Un’installazione multicolore che conduce nei giardini e nei saloni interni della villa. Già galleria comunale d’arte moderna e contemporanea con la collezione d’arte civica e la prestigiosa “Collezione Arcangeli” di proprietà della Regione Emilia Romagna, Villa Franceschi è stata scelta dall’amministrazione come sede del Centenario.
Gioiello stile Liberty costruito tra il 1900 e il 1910 nella zona a mare della ferrovia, con il nuovo allestimento le sue magnifiche sale si reinventano. Pur mantenendo al primo piano una parte saliente della Collezione di opere d’arte dal ‘900 ai giorni nostri, dedica alla storia di Riccione il piano terra: un viaggio sorprendente in cui personaggi, avvenimenti, immagini, opere d’arte e oggetti diventano i protagonisti di una memoria lunga 100 anni. Cartoline e manifesti d’epoca della Riccione del primo Novecento tra gli anni ‘20 e ‘30, disegni originali e inediti, dipinti e fotografie del passato introdotti da spettacolari installazioni artistiche contemporanee.
Il nuovo percorso è stato curato da Beatrice Buscaroli, storica e critica d’arte, nonché curatrice nel 2009 del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, e da Davide Bagnaresi, storico, autore delle ricerche archivistiche sulle vicende degli ultimi cento anni della storia di Riccione.
INFO MUSEO > https://www.comune.riccione.rn.it/villafranceschi
“Imparare da Riccione”: la presentazione venerdì 9 settembre
Il volume di Andrea Pollarini e Claudio Villa affronta l’analisi storica dei significati di una capitale turistica. La presentazione si terrà il 9 settembre, alle ore 21, nel giardino di Villa Mussolini. Saranno presenti i due autori insieme con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. “Imparare da Riccione”, edito da Maggioli Editore, è un originale viaggio nella storia della brand identity di Riccione, capitale turistica riconosciuta a livello internazionale, un viaggio nel catalogo dei suoi significati e degli strumenti che sono stati utilizzati per esprimerli, allo scopo di determinare la base su cui costruire gli sviluppi futuri della destinazione.
Riccione costituisce un caso di studio particolarmente rappresentativo, perché nel corso del secolo e mezzo della sua storia turistica – a cui quest’anno corrispondono appunto i 100 anni di autonomia municipale – si è sempre sforzata di adeguare gli elementi costitutivi della propria identità di marca allo “spirito del tempo” che si manifestava in un determinato periodo (riuscendo, talvolta, addirittura a precorrerlo) e oggi, come ogni altra destinazione turistica, si interroga sull’evoluzione possibile di questa identità.
Shop online > https://www.maggiolieditore.it/imparare-da-riccione.html
“Riccione. Una rotta nel vento 1923-1943”: la ristampa del libro di Dante Tosi
Nell’ambito del progetto editoriale dell’Amministrazione comunale dedicato ad autori, storie e personaggi della comunità riccionese, si inserisce la ristampa di “Riccione. Una rotta nel vento 1923-1943” di Dante Tosi, edito da Maggioli Cultura con la compartecipazione del Comune di Riccione. Si tratta di una ristampa anastatica alla quale si aggiunge la prefazione di Alessandra Battarra (assessore con delega al Centenario del Comune di Riccione fino a giugno 2022) e la postfazione di Maria Grazia Tosi (figlia dell’autore e curatrice del progetto editoriale Senza perdere la direzione). Il lavoro di Dante Tosi racconta la storia di una giovane comunità appena costituita e rivela, pagina dopo pagina, l’essenza più vera di una collettività agli albori, operosa, entusiasta e piena di aspettative, a tratti anche ingenua, sempre pronta a rimettersi in gioco per inseguire quel sogno di città bella ed efficiente, a dimensione d’uomo e votata all’accoglienza.
Nell’anno del Centenario, “Riccione. Una rotta nel vento 1923-1943” si pone prima di tutto come preziosa fonte storica dei primi anni di vita come Comune autonomo, attraverso documenti e immagini, aneddoti, storie curiose e parole dei compaesani che Dante Tosi ha raccolto con cura e amore per la sua città, avendo partecipato anche attivamente alla vita politica come consigliere, assessore e sindaco. Grande appassionato di nautica e pesca, è stato inoltre un punto di riferimento per i marinai e i bagnini, elemento che ritroviamo nella scelta del titolo del libro. Suggestive immagini ritraggono le feste danzanti in una città mondana frequentata dalla élite, senza dimenticare le notizie che raccontano gli anni difficili della seconda guerra.
Accanto alla storia, il volume si propone come fonte di ispirazione di quei grandi valori, tra cui il senso civico e l’amore per le cose comuni, il sentimento corale e lo spirito di resilienza che emergono accanto alle descrizioni delle costruzioni dei primi edifici e delle vie di Riccione.
Le “Icone” di McCurry a Villa Mussolini fino al 18 settembre
Una straordinaria serie di ritratti, immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e ironia, come solo l’occhio fotografico di Steve McCurry è stato in grado di catturare durante i suoi tanti reportage nel mondo. Villa Mussolini è il luogo delle grandi mostre. Fino al 18 settembre ospita “Steve McCurry Icons” a cura di Biba Giacchetti, promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura in collaborazione con SudEst57.
“Le immagini esposte – spiega Biba Giacchetti – sono frutto di una selezione operata congiuntamente da me e dall’autore, con cui collaboro da 25 anni, per raccontare con le sue immagini più amate il percorso appassionante della sua carriera“. A partire dagli scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan. Da qui veniva anche Sharbat Gula, la ragazza che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.
“Icons” è un viaggio emozionante e metaforico attraverso le frontiere, per conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, fino al Brasile, le foto di Steve McCurry ci pongono a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
Interessante e suggestiva l’audioguida disponibile gratuitamente, dove a raccontare le foto è Steve McCurry in prima persona, insieme con un video in cui approfondisce la sua lunga carriera e soprattutto il suo modo di intendere la fotografia contemporanea.
INFO MOSTRA > https://www.civita.art/mostre/steve-mccurry-icons/